Per i lavoratori vicini alla pensione, la Legge di Stabilità 2016 (n. 208/2015) ha introdotto la possibilità di optare per un part-time senza penalità, su base volontaria e concordato con il datore di lavoro. I pensionandi con i requisiti indicati possono chiedere un part-time con riduzione tra il 40% e 60% dell’orario contrattuale. Raggiunto l’accordo, il datore di lavoro ne darà comunicazione all’INPS e alla DTL competente.
=> Part-time per la pensione nella Legge di Stabilità 2016
Possono fare richiesta di part-time agevolato i dipendenti privati con:
- iscrizione all’AGO o forme sostitutive,
- contratto a tempo pieno e indeterminato,
- maturazione entro il 31 dicembre 2018 del diritto alla pensione di vecchiaia con le regole Fornero (articolo 24, comma 6 DL 201/11 convertito in Legge n. 214/2011),
- almeno 20 anni di anzianità contributiva.
L’opzione è fruibile fino alla maturazione del requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia. In tale periodo è riconosciuta al lavoratore una contribuzione figurativa commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata. La quota di contribuzione previdenziale che il datore di lavoro avrebbe versato all’ente di previdenza se si fosse mantenuto l’orario pieno sarà invece corrisposta in busta paga. Tale somma non concorre alla formazione del reddito e non è soggetta a contribuzione previdenziale.
=> Confronta con l’anticipo pensione via part-time nel Jobs Act
N.B. Il beneficio viene riconosciuto dall’INPS fino a esaurimento risorse, così ripartite:
- 60 milioni di euro per il 2016,
- 120 milioni di euro per il 2017,
- 60 milioni di euro per il 2018.