Il ddl collegato alla Legge di Stabilità con le misure per la crescita non è ancora stato approvato (il Consiglio dei Ministri del 15 novembre ha iniziato l’esame del provvedimento senza terminarlo) ma in compenso il CdM ha votato un altro ddl collegato alla manovra, quello sull’Ambiente, con le proposte a supporto della Green Economy: appalti verdi, incentivi al riciclo e al riuso, tariffe sociali per l’acqua. Il tutto, sottoposto all’esame parlamentare.
Ddl Ambiente
- Appalti verdi: la norma privilegia, negli appalti pubblici, le aziende che affrono beni da riciclo, riuso e in genere produzioni caratterizzate da elementi di sostenibilità ambientale. Previsto un incentivo per le aziende che presentano registrazione Emas (certificazione della qualità ambientale dell’organizzazione aziendale), o marchio Ecolabel (certificazione della qualità ecologca dei prodotti): l’agevolazione è una riduzione del 20% della cauzione a corredo dell’offerta. I criteri di valutazione dell’offerta terranno maggiormente conto del criterio ambientale.
- Criteri minimi: introdotto il criterio ambientale minimo per gli acquisti pubblici di servizi, anche alimentari.
- Incentivi riciclo e riuso: previste agevolazioni per consumatori, aziende ed enti locali per sostenere l’acquisto di prodotti realizzati con materiali che derivano dalle raccolte differenziate. E’ un provvedimento che si muove nella stessa direzione di misure come i certificati verdi o gli ecobonus per la riaqualificazione energetica degli edifici. Il ministero ritiene si possa così aprire un nuovo mercato per le PMI che possono recuperare i materiali riciclabili e venderli come materie prime o semilavorati ad altre aziende.
- Raccolta differenziata e riciclo: misure di potenziamento che portino, entro il 2020, la raccolta differenziata al 65% (oggi è al 39,9%). E’ previsto un meccanismo che premi fiscalmente i Comuni più virtuosi (pagano solo il 20% del tributo regionale), con una spesa aggiuntiva per gli enti locali che non raggiungono gli obiettivi.
- Tariffa sociale per l’acqua: per le famiglie a basso reddito scende il costo della bolletta idrica con una tariffa agevolata, il costo dell’operazione è sostenuto dalle altre bollette nelle quali sarà incamerata un’apposita componente tariffaria.
L’impianto normativo approvato dal governo vuole dunque essere una “Agenda Verde“, in base alla definizione del ministro Andrea Orlando, con l’obiettivo di «attivare politiche ambientali virtuose» e creare «le condizioni per investimenti e crescita economica nel campo della green economy».
Ddl Sviluppo
E’ l’insieme di misure dovevano confluire nel mai approvato Decreto Fare bis, ora sono inserite nel programma “Destinazione Italia“: per ora ci sono solo ipotesi secondo cui, alla fine, questi provvedimenti confluiranno in un maxiemendamento alla Legge di Stabilità. Quale che sarà la strada legislativa scelta, si tratta di norme che mirano a potenziare la crescita, anche delle imprese. Una delle misure più attese, il taglio delle bollette della luce, in realtà sembra destinata a saltare (si sapeva che era fra quelle più in forse), perché non si trovano le coperture. Invece, sono attesi nuovi incentivi fiscali per le aziende che investono in ricerca e sviluppo, misure per ampliare il ricorso a strumenti di finanziamento alternativi al credito bancario sopattutto per le PMI non quotate (ad esempio con novità sui minibond), voucher per la digitalizzazione delle PMI, semplificazioni per il settore dell’edilizia. (Fonte: il comunicato del CdM del 15 novembre 2013).