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Resto al Sud, come fare domanda

di Noemi Ricci

Pubblicato 12 Settembre 2017
Aggiornato 21 Novembre 2017 11:00

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Resto al Sud ai nastri di partenza: come fruire dei nuovi incentivi destinati ai giovani del Mezzogiorno che intendono avviare una nuova attività.

Conto alla rovescia per “Resto al Sud”, il nuovo incentivo all’imprenditoria giovanile destinato al Mezzogiorno e rappresentato da un prestito fino a 40mila euro (il 35% a fondo perduto ed il 65% a tasso zero da restituire in 8 anni) per coprire l’investimento iniziale e il capitale circolante della nuova attività. A prevederlo è stato il decreto legge n.91/2017, varato con l’obiettivo di attivare interventi di aiuto ad alta intensità nel Sud Italia e incentivare, con risorse aggiuntive, la nascita di nuove imprese.

=> Resto al Sud per imprese giovanili

Requisiti

A beneficiarne sono i neo-imprenditori under 35 residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che non risultino già destinatari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore della autoimprenditorialità.

Rispetto alla versione originaria del provvedimento, è condizione (discutibile) di accesso al beneficio che i giovani tra 18 e 35 anni non siano già titolari di un’attività d’impresa in esercizio alla data di entrata in vigore del decreto legge (21 giugno 2017). L’altra novità è l’estensione della misura ai servizi turistici.

Attuazione

Per l’iniziativa sono stati stanziati 1.250 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e coesione (programmazione 2014-2020). E’ necessario un decreto attuativo a firma del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, previsto entro 30 giorni dalla legge di conversione (legge 3 agosto 2017, n. 123, in G.U. 12 agosto 2017, n. 188) del provvedimento istitutivo, che definisca le modalità di concessione e di ammissibilità degli incentivi.

Dopo l’emanazione del decreto attuativo (atteso per legge entro il 13 settembre) sarà possibile presentare domanda di accesso ai finanziamenti, fino ad esaurimento delle risorse stanziate (a sportello).

=> Come aprire un’azienda: guida in pillole

Domanda

Le domande dovranno essere presentate sul sito Invitalia, soggetto gestore della misura per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che valuterà il progetto proposto entro 60 giorni, provvederà alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica della proposta progettuale.

In caso di istanza presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40mila euro per ciascun socio con tetto massimo ammissibile di 200mila euro per ogni singolo progetto.

Leggi il decreto in Gazzetta Ufficiale