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Cessione Quinto con obbligo di polizza

di Barbara Weisz

27 Luglio 2016 14:07

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Protesta dei consumatori contro la polizza assicurativa obbligatoria sulla cessione del quinto dello stipendio: remunerazione indebita del finanziamento erogato e disincentivo di una forma di prestito in crescita.

No all’assicurazione obbligatoria per dipendenti e pensionati che chiedono la cessione del quinto: la presa di posizione è di Codici, Centro per i diritti del cittadino, dopo l’incontro fra ABI (banche italiane), ANIA (compagnie di assicurazione), e associazioni dei consumatori del 20 luglio scorso, sull’obbligatorietà delle polizze assicurative in caso di cessione quinto. In pratica, quando il pensionato o il lavoratore chiedono un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, dovrà stipulare anche una polizza vita e una sul rischio impiego.

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Si tratta, spiegano da Codici, di una forma di tutela del rischio da parte di banche e assicurazioni sul prestito erogato. Non sono però stati stabiliti, secondo quando dichiara l’associazione di consumatori, tetti al costo del prestito, per cui « ogni sportello sul territorio nazionale potrà applicare il tasso che preferisce». L’associazione ritiene si tratti di:

«Una remunerazione indebita del finanziamento erogato e l’unica conseguenza di questa operazione sarà l’aumento delle sofferenze per le famiglie deboli ed economicamente esposte», in base al principio che «più prestiti equivalgono a maggiori spese che fanno ripartire i consumi, con l’imposizione della polizza sul finanziamento invece il consumatore sarà disincentivato a richiedere la cessione del quinto».

In particolare, si ritene «immotivata» la necessità di rendere obbligatorie le assicurazioni:

«Soprattutto ora che la BCE con i propri interventi ha permesso di giungere ad un costo del denaro, quindi dei tassi di interesse, fermi al minimo storico dello 0% anche al fine di far diminuire il costo dei finanziamenti, oltre che di far ripartire i consumi».

Codici ricorda anche che nel 2013 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra ABI, Associazioni dei Consumatori e Assofin:

«Finalizzato a promuovere la diffusione di buone pratiche nell’offerta ai consumatori di polizze assicurative facoltative accessorie ai mutui e agli altri finanziamenti», che prevede anche l’impegno a inserire nella documentazione precontrattuale e nel contratto «una frase con la quale si ricorda al cliente che la polizza offerta dalla banca/intermediario finanziario non è indispensabile al fine di ottenere il finanziamento».

Una clausola disattesa dall’obbligatorietà di una polizza sulla cessione del quinto, una forma di finanziamento che fra l’altro ha conosciuto «una crescita esponenziale negli ultimi due anni», con richieste che «rappresentano ormai il 16,4% del totale dei finanziamenti».