Fondi UE per Regioni e PMI italiane

di Carlo Lavalle

Pubblicato 4 Settembre 2015
Aggiornato 29 Gennaio 2016 12:34

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Nuovi finanziamenti europei per investimenti innovativi in Sicilia, Basilicata e Veneto: focus su PMI, efficienza energetica e banda barga.

La Commissione UE ha approvato i primi finanziamenti regionali – si comincia con Veneto (300 milioni), Basilicata (413 milioni) e Sicilia (3,41 mld), stanziati nell’ambito dei programmi 2014-2020 per creare posti di lavoro, potenziare l’innovazione. Erogati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), i fondi UE per l’Italia saranno integrati da un cofinanziamento nazionale.

=> Fondi UE 2014-2020: finanziamenti e investimenti regionali

Le PMI potranno farne uso per internazionalizzarsi, diventare più competitive, lanciare nuovi prodotti sul mercato. Investimenti anche per estendere la banda larga e creare nuovi servizi online. Inoltre, i programmi comprendono misure per favorire efficientamento energetico, uso delle rinnovabili e riconversione energetica degli edifici pubblici. Saranno infine favoriti raccolta differenziata, trattamento acque reflue e approvvigionamento idrico.

  • Alla Sicilia andranno 4,55 miliardi di euro, a beneficio di 10.700 PMI. Obiettivi locali: +10% di imprese che cooperano con centri di ricerca, banda larga con connessione a 30 Mbps per tutti a a 100 Mbps per il 50% della popolazione, tutela dell’ambiente e promozione dell’efficienza energetica.
  • Alla Basilicata andranno in tutto 826 milioni di euro, per la competitività delle PMI, ricerca e sviluppo tecnologico (aumento spese R&S allo 0,15% del PIL), uso e qualità ICT (100% popolazione coperta da banda larga), difesa ambiente ed efficienza energetica (riduzione emissioni gas serra da 1,700 a 1,450 tonnellate; diminuzione del 14% del consumo energetico delle imprese; 380.000 persone con miglior approvvigionamento idrico e 312.000 con miglior sistema di trattamento acque reflue; 4.000 unità abitative rinnovate per un totale di circa 25.000 mq).
  • Al Veneto andranno 600 milioni di euro complessivi. Sono previsti investimenti in 6.400 imprese, contributi all’avvio di 773 start-up con la creazione di 1.700 posti di lavoro a tempo pieno (670 per ricercatori), finanziamenti in settori strategici (Innovazione, Ricerca e Sviluppo) per sostenere 1.155 imprese a lanciare nuovi prodotti sul mercato. In agenda anche lo sviluppo digitale, con la promozione di nuovi servizi ICT in 100 città e l’ampliamento della banda larga ultra veloce (100 Mbps).

=> Finanziamenti europei alle PMI: guida in pillole

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Per approfondimenti: Programmi UE